Barbara Duran

Paul Celan

White Duran Project | Mostra | Roma 2021

Dune falcate,

innumeri.

Sottovento, mille e mille volte: tu.
Tu e il
braccio
con cui crebbi ignudo
incontro a te, Perduta.

I raggi: alito che di noi fa mucchio.
Noi reggiamo il bagliore, lo strazio e il
nome.

Bianco,

ciò che in noi si
muove, senza peso,
ciò che
scambiamo.
Bianco e
Leggero:
lascialo
andare.
Lontananze, prossime alla luna,
come noi. Intente a costruire,
costruire lo scoglio dove s’infrange
quanto è per via,
costruire
ancora:
con spuma di luce e polverosa onda.

La cosa viandante, che dallo scoglio fa
cenno. Chiama a cenni le fronti,
le fronti
che ci diedero
per fare da specchio.

Le fronti. Noi
rotoliamo con esse
laggiù. Sponda di
fronti.

Dormi

?

Dormi

!
Mulino di mare va,
diaccio-chiaro ed
inaudito. Dentro i
nostri occhi.

Paul Celan, da Sprachgitter, Grata di Parole,
Poesie, Mondadori, Milano, 1998, trad. di G. Bevilacqua.